rispettando l’età dei bambini
Osservare per progettare le attività.
Abbiamo suddiviso le attività della scuola calcio in tre macroperiodi scanditi dalle categorie: piccoli amici – primi calci, pulcini ed esordienti. Nei primi due periodi per le ragioni esposte precedentemente, razionalizzazione delle abilità, priorità allo sviluppo del gioco palla a terra per agevolare e potenziare la trasmissione con l’interno del piede e favorire sotto il profilo antropologico i giovani calciatori sardi, nessuna attività verrà codificata con la trasmissione e la ricezione della palla alta.
Si lascerà che spontaneamente attraverso il gioco il bambino inizi a sperimentarne il suo sviluppo per programmarla inizialmente nel terzo periodo.
E’ prioritario, in ogni periodo, sviluppare le capacità cognitive attraverso il gioco e/o delle esercitazioni. Bisognerebbe migliorare costantemente l’attenzione come processo cognitivo primario poiché è il primo passo verso l’apprendimento e lo sviluppo delle conoscenze.
Il primo punto mette in risalto un dato psicologico, l’egocentrismo, un periodo dell’infanzia
segnato da un progressivo distacco dalla propria centralità nelle azioni della vita quotidiana ma
che deve essere accompagnato verso la relazione con l’altro.
Parliamo del bambino della scuola
calcio che ricerca nel gioco la propria realizzazione e soddisfazione. Muscolarmente gli arti inferiori
sono ipotonici, il controllo del proprio corpo nello spazio è ad uno stato iniziale, la capacità di
leggere le traiettorie ed acchiappare gli oggetti è molto limitata. Cammina, corre, cambia di
direzione abbastanza facilmente ed è portato a competere individualmente e di squadra ma
all’interno della squadra deve prevalere il proprio io.
Per proporre delle esercitazioni adeguate e collegate sia all’approccio cognitivista che ecologico
dobbiamo necessariamente osservare il contesto, l’ambiente di lavoro del bambino in termini di
calcio-partita. I bambini che giocano spontaneamente il tre contro tre mettono in atto dei
comportamenti motori molto limitati, legati alla conduzione, trasmissione libera, ricezione libera,
tiro in porta con o senza portiere; movimenti nello spazio senza un ordine preciso, ma con
l’obiettivo di “cacciare” la palla.
In questo periodo della sua vita, se non vogliamo perdere del tempo, al bambino dobbiamo
proporgli le seguenti attività generali:
Io con la palla
conduzione della palla con il piede privilegiato con cambi di verso e di direzione;
trasmissione della palla libera e senza vincoli che nel 90 per cento dei casi sarà rasoterra anche
perché non avendo una adeguata muscolatura degli adduttori difficilmente riuscirà ad
extraruotare per poter indirizzare la palla con l’interno del piede;
tiro in porta in forma libera;
alcuni bambini sono già in grado di condurre per eseguire dei dribbling;
Io senza palla
Ricezione con la pianta del piede o con la parte interna del piede sempre in appoggio per non
creare ostacoli nell’equilibrio di tutti quei palloni che arriveranno rasoterra. La difficoltà in questo
periodo è nel saper valutare le traiettorie alte della palla. A questo si associa la non adeguata
sensibilità propriocettiva delle terminazioni nervose del piede che inficiano tutto ciò che è
ricezione delle traiettorie alte.
Riconquista della palla
Il bambino tenterà di andare a riconquistare la palla in forma libera senza avere un preciso schema
d’azione. L’oggetto del gioco deve essere suo e per fare ciò non seguirà regole, né spazi né tempi,
andrà dovunque si trovi la palla.
Giochi
Il bambino, affettivamente, ha difficoltà a relazionarsi con l’altro. La comunicazione è ancora
personale ed il punto di vista altrui non è preso in considerazione. Riuscire a conciliare questi
aspetti con la fitta trama di relazioni che si instaura in una partita di calcio è molto complicato. Le
partite e le esercitazioni dovranno essere sempre sotto forma ludica, gare di staffetta, circuiti e le
partite, dovranno svolgersi sotto forma di torneo con il 2vs2 o massimo il 3vs3, cosi come
proposto nelle linee guida della FIGC.
La scolarizzazione primaria, le migliorate capacità attentive e il focus direzionale rivolto
maggiormente verso l’obiettivo garantiscono una maggiore disponibilità all’apprendimento di
nuove forme di abilità motorie.
I bambini a scuola si relazionano ed iniziano a sviluppare
attraverso il cooperative learning dei lavori didattici. La comunicazione è bidirezionale e viene
presa in esame anche la posizione dell’altro; i tempi della comunicazione vengono maggiormente
rispettati. Migliora l’organizzazione spazio temporale e il controllo del movimento. È in piena fase
di turgor, un aumento ponderale dovuto anche ad un incremento della massa muscolare.
Il bambino predilige le attività di gioco ed attraverso il gioco dobbiamo proseguire nel percorso di
conoscenza della attività calcistica.
Io con la palla
Conduzione della palla e cambi di direzione con entrambi gli arti;
Costruire le prime conoscenze sul perché si conduca la palla con l’interno collo piede esterno o
interno;
Conduzione in forme variate, dribbling;
Trasmissione della palla di interno piede;
Costruire le prime conoscenze del perché si utilizza l’interno piede;
1vs1, forme libere;
Tiro in porta guidato.
Io senza palla
Ricezione con la pianta del piede o con l’interno del piede;
Ricezione orientata verso una direzione;
Ricezione sul posto e in uno spazio indefinito;
Ricezione sullo spazio che prevede la costruzione della conoscenza dello smarcarsi;
Ricezione sempre con traiettorie rasoterra;
Riconquista della palla
Riconquista della palla in uno spazio definito;
Contrasto frontale e laterale;
Difesa nell’uno contro uno, nel due contro uno e nel due contro due
Giochi
L’accettazione della relazione con l’altro e la spinta ponderale e muscolare favoriscono l’inizio del
gioco e delle relazioni calcistiche. La palla diventa della squadra e non del singolo giocatore ma vi è
la necessità di strutturare e regolamentare lo spazio che ha ancora contorni indefiniti. È forte la
spinta dell’andare avanti seguendo la palla ma, gradatamente, riesce a occupare e delimitare il
proprio spazio d’azione capendone la suddivisione con i compagni (costruzione della conoscenza
dello spazio d’azione). Il gioco consigliato è il 5vs5 che consente delle relazioni a cinque e nel
contempo garantisce un “possesso” adeguato della palla. L’esposizione e il contatto frequente con
la palla garantiscono un’importante attività calcistica.
In questo periodo crescono a dismisura le capacità condizionali e le coordinative ed in particolar
modo la forza degli arti inferiori, la resistenza alla fatica, l’organizzazione spazio tempo,
l’equilibrio, l’accoppiamento e la combinazione dei movimenti. Sotto il profilo affettivo empatico il
risultato della performance individuale e di squadra acquista valore. Le relazioni con i compagni
sono solide e si tende anche ad aiutarsi vicendevolmente per il bene della squadra. Non possiamo
ancora introdurre la tattica collettiva ma sicuramente la tattica individuale va rinforzata e
consolidata soprattutto a livello di autostima e di duelli. Ribadiamo quanto siano importanti i
duelli per migliorare il proprio io nel calcio.
Io con la palla
Conduzione della palla nelle varie modalità;
Conduzione e difesa della palla;
Conduzione speciale e uno contro uno, utilizzando varie finte e cambi di direzione e verso con
entrambi i piedi;
1 contro 1; sovrannumero e sottonumero;
Dribbling con avversario laterale, frontale e dorsale;
Trasmissione della palla d’interno e d’interno collo piede con differenti traiettorie;
Trasmissione particolare: il cross; al portiere, sostegno;
Trasmissione della palla a seconda dello spazio e del tempo;
Trasmissione di testa;
Tiro in porta con la palla proveniente da tutte le direzioni;
Io senza palla
Smarcarsi scegliendo lo spazio libero;
Smarcarsi con cambio di velocità, di direzione e di verso;
Smarcarsi dopo contro movimento;
Smarcarsi per aiutare il compagno e sostenerlo;
Riconquista della palla
Marcamento frontale: indirizzare verso un lato;
Marcamento laterale: indirizzare e affiancarsi occupando lo spazio interno rispetto alla porta;
Marcamento: anticipo da lato interno, presa di posizione;
Difendere in inferiorità numerica;
Intercettamento e chiusura della linea di passaggio;
Posizionamento rispetto alla palla, avversario ed alla porta.
Giochi
Giochi di squadra fino al 9 contro 9;
giochi in superiorità ed inferiorità numerica a tempo, cosi come richiede la partita.
Queste attività vengono inserite nello schema della seduta giornaliera:
Piccoli amici – Primi calci:
a) 10’ Attivazione in 2vs2 o similare
b) 15’ Percorso tecnico
c) 15’ Duelli
d) 20’ Fare passaggi / fare gol
e) 20’ Partita
Pulcini:
a) 10’ Attivazione 3vs3 – rondos – calcio tennis – similari
b) 10’ percorso tecnico, trasmissione, conduzione, ricezione
c) 15’ Duelli
d) 15’ Sovrannumero/sottonumero/ parinumero con finalizzazione, attività di sotto numero o
pari numero a tempo cosi come prevede il gioco del calcio, una esercitazione di
sottonumero in gara si realizza solo nei casi di espulsione oppure per pochi secondi, il
tempo necessario per consentire ai difendenti di rientrare.
e) 20’ Partita a tema
f) 20’ Partita libera
Esordienti
a) 10’ Attivazione in 3vs3; 4vs4; rondos; giochi tecnici
g) 12’ Percorso tecnico Sovrannumero/sottonumero/parinumero, costruzione, attività di
sotto numero o pari numero a tempo cosi come prevede il gioco del calcio
b) 13’ Duelli
c) 15’ Sviluppo e finalizzazione
d) 10’ Partita perturbata, vincolata o small side game
e) 20’ Partita libera